Lo stile contemporaneo del giardino, portato avanti da numerosi paesaggisti di fama mondiale, prevede l’utilizzo di graminacee ornamentali nei giardini. Ad un occhio inesperto e non particolarmente “aggiornato” sulle tendenze degli ultimi due decenni, sembrerebbero piante insulse, molto simili a quelle spontanee che troviamo sui bordi delle strade e negli incolti, da molti valutate addirittura come erbacce. La grande qualità delle graminacee non è nella profusione e vistosità dei fiori, perché le loro infiorescenze sono gradevoli ma molto sobrie, ma nella capacità di dare una struttura solida ma di effetto naturalistico e mutevole ad una bordura in giardino, permettendo l’avvicendarsi di fioriture nel corso dell’anno, solitamente l’accostamento di erbacee perenni o bulbose che si passano il testimone andando ad illuminare la matrice di graminacee e suscitando interesse nelle varie stagioni. In modo meno “massivo” si possono anche usare per dare degli accenti in composizione con altre piante di esigenze simili. Le essenze più utilizzate sono Stipa, Festuca, Pennisetum, Miscanthus, Carex, Cortaderia ma nei vivai specializzati se ne trovano una quantità enorme, più adatte al secco e al sole o all’ombra e all’umidità; purtroppo in molti garden e vivai non si trovano, a parte cortaderia, festuca e qualche carex, perché in effetti sono piante particolari, entrate nel gergo dei giardini da molti anni, ma non ancora molto diffuse nel nostro paese.